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Il business nel mercato pet: ecco tutti i numeri dei nostri amici animali

Il mercato della Pet Economy è in forte crescita, con un trend più che positivo e numeri da capogiro. Per questo occorre una guida per orientarsi al meglio e per cogliere tutte le opportunità del settore. Megapet vi racconta tutto il necessario da sapere sul mondo pet, aiutandoti a far crescere ancora di più il tuo business animale.

Davanti all’evidenza, anche tu sei stato d’accordo: il mercato della Pet Economy – legato alla cura degli animali domestici – è in forte crescita, e investirvi è un vero affare.

Una tendenza – questa – che di certo non ci sorprende: il business è florido dal 2010, ma durante la pandemia il mercato è esploso. Ad oggi registra un trend più che positivo, ottimo anche per gli obiettivi di rendimento più audaci.

Ma se hai già investito nel Pet Market o stai per farlo, occorre comunicare il tuo pet- business al meglio. Ed è proprio qui che nasce Megapet. Il nostro scopo è fornire ad aziende, Pmi, liberi professionisti e StartUp soluzioni in comunicazione e marketing per innovare e far crescere i loro pet-business, aiutandoli a comunicare prodotti e servizi pensati per i nostri amici animali.

Prima di parlare di come comunicare al meglio il tuo business, in questo articolo Megapet risponde alle tue domande sul mondo della Pet Economy. Ad esempio: quali sono i numeri effettivi di questo mercato? E quali i macrotrend? Chi sono gli investitori e quali i mercati in crescita?

Scopriamolo insieme.

Toccare con mano: i numeri del mercato pet

In Italia i numeri che ruotano intorno al mondo pet sono elettrizzanti: gli animali domestici sono 60 milioni, e ne è proprietario 1 italiano su 3. Un esercito composto da cani, gatti, pesci rossi, uccelli, cui si aggiungono anche i conigli (1,8 milioni) e i rettili (1,3 milioni).

Durante il lockdown il mercato è diventato ancora più significativo, e ha toccato i 3,5 miliardi in Borsa. Secondo il Rapporto Coop 2020, infatti, 3,5 milioni di persone hanno portato in casa un animale per alleviare il disagio del confinamento, e altri 4,3 milioni lo avrebbero fatto nei mesi successivi. Attorno al 15 marzo 2020 la spesa per gli alimenti dei pet è stata quasi uguale a quella per i generi alimentari dei loro padroni, che per giunta si sono affezionati ancora di più ai loro amici (nel 70% dei casi).

Ad oggi, il 77% degli italiani reputa gli animali domestici membri effettivi della famiglia, e non si fa problemi a spendere per loro. Gli importi destinati a tale scopo sono in crescita ovunque: lo ha riferito l’Appa, dichiarando che nel 2020 la spesa per il benessere dei pet ammontava a 62 miliardi di euro.

E se nel 2016 il valore del “pet market” si attestava a 132 miliardi di dollari statunitensi, si prevede che entro il 2025 raggiungerà i 203 miliardi, grazie a una crescita del mercato globale pari al 5% annuo.

Una crescita continua: i megatrend responsabili

Fra le cause che determinano questo trend positivo c’è il netto cambiamento sociale e demografico in corso, che vede l’invecchiamento della popolazione e l’imporsi dei millennial, in molti casi single.

I millennial tendono a rimandare la costruzione di una famiglia, pur volendo un nucleo affettivo stabile. Ecco perché sostituiscono l’idea di un figlio con l’adozione di un pet di cui si considerano genitori: ne mettono la salute al primo posto, lo tutelano con una polizza assicurativa e con ampie spese. È forse per questo che negli Stati Uniti le famiglie proprietarie di un animale domestico (85 milioni) superano di gran lunga quelle con figli (50 milioni).

Il supporto psicologico offerto dalla compagnia di un animale è altrettanto importante per gli anziani, che grazie a una maggiore disponibilità di reddito spendono per i pet quasi il 60% in più rispetto alle altre fasce d’età.

Infine, i processi di digitalizzazione contribuiscono all’aumento della vendita di prodotti per animali domestici. Non è un caso se, già a inizio 2018, Amazon lanciava Wag, marchio di cibo per animali.

Chi sono gli investitori?

Potremmo erroneamente pensare che i più interessati ad investire siano solamente i proprietari di animali domestici: non è così. Sono sempre di più le aziende in gioco nel mercato e che registrano trend molto positivi.

Negli Usa Chewy – supermercato online dedicato solo ai prodotti per gli animali domestici – ha chiuso il secondo trimestre del 2020 con una crescita dei ricavi del 50% rispetto al 2019. In Europa, invece, la tedesca Zooplus ha dovuto rialzare per due volte le prospettive sui risultati 2020, tanto la domanda dei prodotti stava superando le aspettative.

Il mercato pet ha conosciuto una notevole espansione in India, Russia e Cina, dove c’è stata una crescita nella spesa per prodotti per animali pari al 27% rispetto al 2020. Del resto, la classe media cinese impazzisce per i pet, che esibisce come status symbol.

A prova di recessione

Ma non è finita qui: il mercato pet è a prova di recessione, perché dipende da cambiamenti culturali e sociali: negli scorsi decenni gli animali domestici venivano tenuti in giardino; oggi, invece, si accomodano nei letti dei padroni.

E se i pet mobilitano affetto incondizionato, sono anche fonte di spese – parte integrante del bilancio familiare mensile. Ad esempio: in risposta all’emergenza obesità in cani e gatti del 2018, sono raddoppiati gli acquisti di alimenti dietetici e di dispositivi per monitorare la salute.

Durante la Grande Recessione degli Stati Uniti (2007- 2010) le persone hanno fatto grandi sacrifici, ma il budget stanziato dai padroni per i pet ha subito solo un lieve calo, e quello per i servizi veterinari è addirittura cresciuto (con una media del 5,3%).

È qui che nasce MegaPet

Ed è in questo scenario che si colloca Megapet con l’obiettivo di aiutare le aziende a cavalcare il trend positivo della Pet Economy raggiungendo risultati concreti.

In che modo?

Attraverso processi basati sul D.I.T | dati, idee, tecnologia – dalla realizzazione della Brand identity allo sviluppo di strategie di comunicazione on-line e off-line – affianchiamo la tua azienda aiutandoti a posizionarti nel Pet Market, differenziandoti dai competitor.

Lo ribadiamo: indipendentemente dall’aspetto emotivo, la Pet Economy vanta un enorme potenziale, complice la sua natura a prova di recessione. Ecco perché comunicare il tuo business nel mondo pet è essenziale, ed è un’opportunità di investimento da sfruttare a pieno.

Meriti la migliore consulenza.

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